Come si monetizza la polizza infortuni
Partiamo dal presupposto, come dico sempre a tutti i miei clienti, che il denaro investito in una polizza infortuni possa essere sempre quello più “buttato” della vostra vita. Questo vuol dire che state bene e non avete dovuto attivarla!
Detto ciò, come sempre, si vede la reale bontà del prodotto per l’appunto nel momento del bisogno!
Proseguendo il discorso iniziato nel precedente articolo sulla parola invalidità, siamo arrivati al punto che siamo completamente guariti, siamo andati dal nostro medico di base che ci rilascia un certificato nel quale ci sarà scritto che siamo guariti “con postumi da valutare in sede di visita medico legale”.
Successivamente, come illustrato nella puntata precedente, il medico legale vi da questa percentuale e la si andrà a “monetizzare”.
Come?
Questa percentuale viene calcolata sul capitale dichiarato in polizza alla voce “invalidità permanente”.
Facciamo un esempio.
Ipotizziamo di avere inserito in polizza un capitale di 200.000 euro alla voce “invalidità permanente”, abbiamo preso un 20% di punteggio dall’infortunio, quanto ci spetta?
Il 20% di 200.000 euro, quindi ci è stato riconosciuto un contributo “una tantum” a chiusura dell’infortunio pari ad euro 40.000.
Indipendentemente che una persona sia una partita iva, operaio, impiegato, disoccupato, casalinga, è stato pagato il premio di polizza e si ha diritto alla prestazione!
Nel prossimo articolo vi spiegherò meglio quale è il reale valore da dare alla polizza infortuni, affronteremo quindi il discorso della professione e della famigerata “franchigia”.
Come sempre… stay tuned!
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Come si monetizza la polizza infortuni
Partiamo dal presupposto, come dico sempre a tutti i miei clienti, che il denaro investito in una polizza infortuni possa essere sempre quello più “buttato” della vostra vita. Questo vuol dire che state bene e non avete dovuto attivarla!
Detto ciò, come sempre, si vede la reale bontà del prodotto per l’appunto nel momento del bisogno!
Proseguendo il discorso iniziato nel precedente articolo sulla parola invalidità, siamo arrivati al punto che siamo completamente guariti, siamo andati dal nostro medico di base che ci rilascia un certificato nel quale ci sarà scritto che siamo guariti “con postumi da valutare in sede di visita medico legale”.
Successivamente, come illustrato nella puntata precedente, il medico legale vi da questa percentuale e la si andrà a “monetizzare”.
Come?
Questa percentuale viene calcolata sul capitale dichiarato in polizza alla voce “invalidità permanente”.
Facciamo un esempio.
Ipotizziamo di avere inserito in polizza un capitale di 200.000 euro alla voce “invalidità permanente”, abbiamo preso un 20% di punteggio dall’infortunio, quanto ci spetta?
Il 20% di 200.000 euro, quindi ci è stato riconosciuto un contributo “una tantum” a chiusura dell’infortunio pari ad euro 40.000.
Indipendentemente che una persona sia una partita iva, operaio, impiegato, disoccupato, casalinga, è stato pagato il premio di polizza e si ha diritto alla prestazione!
Nel prossimo articolo vi spiegherò meglio quale è il reale valore da dare alla polizza infortuni, affronteremo quindi il discorso della professione e della famigerata “franchigia”.
Come sempre… stay tuned!