La percezione dei rischi del vivere quotidiano al tempo del Covid

Blog, Sicurezza

C’è un aspetto della vicenda “pandemia” particolarmente interessante.

Si tratta del fatto che questa inattesa situazione inaugura una nuova tendenza…. quale?

Quella di convertire un modo consolidato di rimandare a domani la decisione di affrontare i rischi del vivere quotidiano (facendo affidamento unicamente ai risparmi accantonati) introducendo il, definiamolo, “criterio della appropriatezza della soluzione”.

Mi spiego meglio. Con la pandemia, la percezione dei problemi e dei rischi è cambiata radicalmente. Le persone hanno preso coscienza che quando c’è un problema o accade un fatto imprevisto, questo si ripercuote a cascata su altri aspetti della vita, creando altri problemi e altri imprevisti.

I problemi con cui ci misuriamo, sia in ambito familiare che nel nostro lavoro, sono intrecciati tra loro. E la risoluzione di questi problemi non è semplice, o meglio, no esiste una via unica e ottimale (con buona pace del caro vecchio “ho due soldi da parte”..)

L’esempio più eclatante è la correlazione tra Salute e Lavoro.

Voglio farvi ragionare su questo aspetto. Se mi ammalo o se mi faccio male per un incidente o un infortunio, devo necessariamente affrontare 2 problemi:

  • curarmi al meglio per non perdere la vita o rimanere invalido;
  • non perdere il lavoro, e quindi il mio reddito, se vengo a mancare o se rimango inabile al lavoro.

 

Come stavo dicendo, i due problemi sono “correlati”. perciò sono due rischi che VANNO RISOLTI INSIEME.

Quindi devo possedere una tutela assicurativa che affronti tutte le spese sanitarie di intervento e di cura, anche nelle strutture private, quindi a pagamento, per guarire meglio e più in fretta, ma che allo stesso tempo mi rimborsi il mio mancato guadagno presente e futuro, in caso non sia più in grado di lavorare e di mantenere, come dico sempre, il mio “stile di vita”, come per esempio pagare il mutuo, garantire gli studi dei miei figli, mantenere la mia famiglia e tanto altro.

Vi ricordo che sono a vostra disposizione per una consulenza, per approfondire questo e altri argomenti e per fare due chiacchiere sulla vostra situazione.

A presto!

Vuoi approfondire l'argomento? Contattami!

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La percezione dei rischi del vivere quotidiano al tempo del Covid

Blog, Sicurezza

C’è un aspetto della vicenda “pandemia” particolarmente interessante.

Si tratta del fatto che questa inattesa situazione inaugura una nuova tendenza…. quale?

Quella di convertire un modo consolidato di rimandare a domani la decisione di affrontare i rischi del vivere quotidiano (facendo affidamento unicamente ai risparmi accantonati) introducendo il, definiamolo, “criterio della appropriatezza della soluzione”.

Mi spiego meglio. Le persone hanno cambiato la percezione dei problemi e la loro natura: i problemi con cui ci misuriamo, sia in ambito familiare che nel nostro lavoro, sono diventati controversi e globali, ma soprattutto, sono intrecciati tra loro.

L’esempio più eclatante è la correlazione tra Salute e Lavoro.

Ciò vuol dire 2 cose.

La prima è che questi problemi non ammettono una soluzione semplice e non si possono risolvere in un modo soltanto. Non c’è una via unica e ottimale, mi viene in mente il caro vecchio “ho due soldi da parte”…

La seconda riguarda il fatto che ogni problema è collegato a quasi tutti gli altri e a questioni che non si risolvono senza le giuste competenze e senza gli strumenti appropriati.

Tornando alla questione della correlazione Salute/Lavoro, voglio farvi ragionare su questo aspetto. Se mi ammalo o se mi faccio male per un incidente o un infortunio, devo necessariamente affrontare 2 problemi:

  • curarmi al meglio per non perdere la vita o rimanere invalido;
  • non perdere il lavoro, e quindi il mio reddito, se vengo a mancare o se rimango inabile al lavoro.

 

Come stavo dicendo, i due problemi sono “correlati”. perciò sono due rischi che VANNO RISOLTI INSIEME.

Quindi devo possedere una tutela assicurativa che affronti tutte le spese sanitarie di intervento e di cura, anche nelle strutture private, quindi a pagamento, per guarire meglio e più in fretta, ma che allo stesso tempo mi rimborsi il mio mancato guadagno presente e futuro, in caso non sia più in grado di lavorare e di mantenere, come dico sempre, il mio “stile di vita”, come per esempio pagare il mutuo, garantire gli studi dei miei figli, mantenere la mia famiglia e tanto altro.

Vi ricordo che sono a vostra disposizione per una consulenza, per approfondire questo e altri argomenti e per fare due chiacchiere sulla vostra situazione.

A presto!

Vuoi approfondire l'argomento? Contattami!

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